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Cosa è il mining?

Cosa è il Mining?

Russian Mining Farm (source: web)

Quasi tutte le criptovalute in circolazione fondano il proprio funzionamento sull’attività di Mining. Il Mining è un concetto inventato con Bitcoin e poi utilizzato per la grande maggioranza delle altre criptovalute. Questa attività consiste nell’eseguire una serie di calcoli per validare le transazioni, ovvero i trasferimenti di valore tra diversi account.

Per le successive spiegazioni prenderemo ad esempio Bitcoin per semplicità.

Ogni soggetto titolare di Bitcoin (BTC) o sue frazioni, chiamate Satoshi (SAT, 1 BTC = 100.000.000 SAT), possiede una coppia di codici di accesso che consentono di movimentare i fondi associati a dei Portafogli (wallet). Il network di tutti i soggetti partecipanti alla rete Bitcoin condivide un registro, pubblico, dove sono indicati i contenuti di ogni wallet, misurato in Satoshi. Solo il detentore dei codici di accesso segreto dei wallet è autorizzato ad ordinare trasferimenti di valore in uscita dal/dai propri wallet.

Nel momento in cui un soggetto vuole inviare i Satoshi depositati in uno dei propri wallet ad un altro soggetto, invia una comunicazione a alla rete Bitcoin. Sarà poi compito dei miner, con la loro attività, di confermare quella transazione e renderla effettiva ed universalmente condivisa attraverso la blockchain.

L’attività svolta dai miner viene remunerata con le commissioni di transazione. Nella fase iniziale di lancio di Bitcoin, ancora in corso, per incentivare un numero ampio di soggetti a partecipare alla rete dei miner, l’attività di mining è anche remunerata con la generazione di nuovi bitcoin. Questo incentivo e destinato a continuare a dimezzarsi nel tempo (halving), fino ad un momento in cui verrà azzerato. Terminato l’halving, i miner verranno remunerati esclusivamente con le commissioni di transazione.

L’Hashing

L’attività di mining consiste nell’effettuare un calcolo particolare, chiamato hashing. Proverò a spiegare in cosa consiste con alcune semplificazioni per cercare di essere il più chiaro possibile. L’hashing è un calcolo che, a partire da alcuni valori di partenza, ad esempio due valori che chiamiamo A e B, restituisce un terzo valore C. E’ un’operazione non reversibile, nel senso che conosciuto C, non è possibile risalire ad A e B. L’hash associato ad A e B è sempre C. Ogni volta che viene calcolato l’hash di A e B, il risultato sarà sempre C. Non è possibile prevedere l’hash C da A e B, l’unico modo per prevederlo è fare il calcolo di hashing. L’attività di mining non è altro che un’attività continua di hashing. Le blockchain si basano, nella quasi totalità dei casi, sul seguente sistema. Le informazioni su chi detiene una particolare criptovaluta sono contenute in una specie di “file” chiamato blocco. Il blocco è il valore di partenza A. Il computer poi genera un valore casuale che viene utilizzato come valore B. L’attività di mining consiste nel calcolare l’hash C, prodotto da A e B. Il miner che per primo riesce a “indovinare” l’hash C che risponde ad alcuni requisiti molto precisi “vince”, pubblica il suo risultato sulla rete e riceve in cambio un ammontare prefissato di nuova criptovaluta. Ad esempio oggi la ricompensa per trovare l’hash richiesto per il prossimo blocco di Bitcoin è di 6,5 BTC. Ad esempio per Bitcoin la regola è che l’hash C deve essere costituito da una serie lunga di 0 iniziali. Il vincitore pubblica il nuovo blocco C, e tutti i miner ricominciano a fare hashing del nuovo blocco nella speranza di indovinare il prossimo valore B richiesto per risolvere il prossimo hashing.

L’attività di hashing è un’attività puramente casuale, non prevedibile in alcun modo se non attraverso la generazione di valori casuali B ed il calcolo di hashing. Maggiore è la potenza di calcolo impiegata, maggiore è la probabilità di “indovinare” il valore fortunato che permette di pubblicare il blocco successivo.

Cosa serve per fare mining?

L’attività di mining è semplicemente un calcolo matematico. E’ persino possibile fare mining con carta e penna, anche se ovviamente molto poco efficace.

Oggi è possibile fare mining in maniera profittevole utilizzando 3 tipi di strumenti, a seconda dell’algoritmo:

Negli ultimi anni sono nati algoritmi studiati apposta per evitare la costruzione di ASIC, i cosiddetti algoritmi ASIC-resistenti. La ragione per cui sono stati creati questi algoritmi resistenti è perché lo sviluppo di ASIC, nel lungo termine, rischia di danneggiare il principio di decentralizzazione che è alla base della quasi totalità di criptovalute. Uno degli elementi cardine che differenzia le criptovalute dalle valute tradizionali (dette valute FIAT) è la decentralizzazione, ovvero che nessun soggetto o ente centrale controlla la criptovaluta. I miners, in quanto collettività, controllano la criptovaluta. Il rischio dietro agli ASIC è che la capacità di calcolo possa diventare troppo concentrata, nelle mani di pochi soggetti.

Il pool Mining

Il sistema di mining è studiato in modo che la generazione dell’hash necessario per il prossimo blocco sia totalmente casuale. La probabilità di indovinare dipende esclusivamente dalla potenza di calcolo della macchina impiegata. L’algoritmo e i parametri della criptovaluta definiscono con che velocità possono essere trovati nuovi blocchi. Ad esempio per Bitcoin in media un nuovo blocco oggi viene trovato circa ogni dieci minuti. Vista l’enorme quantità di macchine impegnate a fare mining, una singola macchina da sola potrebbe fare mining per tutta la sua vita utile senza mai riuscire ad essere così fortunata da trovare un blocco. Dall’altra parte il premio per la macchina fortunata che riesce a trovare un blocco è molto significativo. Per questa ragione la maggior parte dei miner lavorano in gruppo, attraverso il meccanismo del pool mining. Nel pool mining diversi miner si “associano” lavorando insieme allo stesso algoritmo, condividendo la propria capacità di calcolo e condividendo i “premi” derivanti dai blocchi generati dal gruppo. In questo modo tutti i miner vengono remunerati per la loro attività prestata, in funzione di quanti blocchi vengono trovati dal gruppo. Per chi è interessato a fare mining è utile anche capire le differenze tra vari pool, le modalità di calcolo dei premi (PPS, PPLNS ecc), la difficoltà delle monete ed il target share dei pool, che però affronteremo in un altro approfondimento.

Cloud Mining

Un elemento a parte è il cosiddetto cloud mining. Si tratta della possibilità di prendere in affitto capacità di calcolo ed utilizzarla per fare mining. A parte moltissime truffe che si sono avvicendate in questo genere di servizi, esistono alcuni servizi onesti che consentono di fare cloud mining. Io stesso ne uso alcuni, ma diciamo che se fare mining al meglio con il proprio pc richiede competenze di livello 1, acquistare macchinari per fare mining è di difficoltà 2, guadagnare acquistando capacità di calcolo da cloud mining richiede compentenze di livello 4. E’ fattibile e può far guadagnare, ma richiede molte conoscenze e molta bravura.

Fare Mining è profittevole?

Fare mining è sicuramente un’attività profittevole, con gli strumenti adatti. Se non lo fosse nessuno convaliderebbe le transazioni e la moneta si “fermerebbe”, nel senso che non potrebbero essere fatte più transazioni. A giudicare dalla storia di Bitcoin dalla sua creazione, fare mining è sempre stato profittevole, a patto di utilizzare tecnologie adeguate e competitive.

Inoltre per valutare la profittabilità dell’attività di mining è importante considerare l’orizzonte temporale ed il valore della moneta nel tempo. negli ultimi anni Bitcoin, ad esempio, ha registrato un incremento del valore quivalente in dollari o euro talmente importante da avere reso profittevole quasi ogni forma di mining svolta in passato, per coloro che non hanno convertito i Satoshi generati in altre valute, ma si sono limitati ad accantonare i propri Bitcoin (Hodlers).

Posso Iniziare a fare mining subito?

A volte si, disponendo di un computer discretamente potente. Se, ad esempio, si ha un desktop con un buon processore, può essere interessante fare mining di Monero piuttosto che lasciarlo inutilizzato. Se invece si ha un PC per videogiochi, probabilmente si ha un discreto processore, utilizzabile per produrre Monero, ed allo stesso tempo una discreta scheda video, utile per fare mining di Ethereum o altre valute. Fare mining con il proprio computer è un ottimo primo passo per iniziare a conoscere questo mondo ed i molti elementi che lo riguardano.

La redditività di un Desktop è raramente significativa, ma consente di muovere i primi passi in questo mondo, spesso senza dover fare alcun tipo di investimento iniziale. Non genera sicuramente guadagni che modificano un budget familiare, ma è un ottimo punto di partenza per avvicinarsi in questo mondo. Prima di puntare a guadagnare migliaia di euro al mese in mining è importante imparare a guadagnare 1 euro al giorno. Assolutamente da evitare è il fare mining con PC portatili. Fare mining comporta la generazione di un calore significativo, i pc portatili tendono a surriscaldarsi troppo e le manutenzioni ordinarie come la periodica rimozione della polvere sono difficili e complicate.

Per ottenere rendimenti significativi e durevoli nel tempo conviene orientarsi prevalentemente sugli ASIC, macchinari industriali assai durevoli, che richiedono pochissime manutenzioni ed caratterizzate da ottime redditività.

Mi interessa, come conviene iniziare per fare sul serio?

per prima cosa conviene decidere quale moneta si vuole produrre. La scelta della moneta è determinante per decidere quale tipo di apparecchi acquistare. La moneta andrebbe scelta in funzione di molti fattori, tra cui valore attuale, prospettive di crescita, volatilità, resa attuale dell’attività di mining, serietà del progetto sottostante la moneta espresso nel relativo whitepaper, diffusione attuale, analisi storica dell’andamento della valuta ecc… Gli elementi che possono essere presi in considerazione per scegliere quale moneta minare sono moltissimi, più elementi prendiamo in considerazione, più sarà accurata la nostra scelta di investimento.

Mining con il proprio PC

Se avete un pc e volete provare a fare mining per la prima volta il primo passo che consiglio è quello di utilizzare il servizio Minergate. Minergate non è il miglior servizio in assoluto, anzi rende meno di molti altri servizi di mining, ma è sicuramente il più semplice ed intuitivo. Una volta presa confidenza con Minergate è poi consigliabile passare ad altri servizi, come il mio preferito, più efficiente e complesso servizio Nicehash oppure scegliere un pool adatto alle proprie esigenze per minare direttamente su pool. Un passo alla volta però, iniziamo da Minergate. Una volta registrati ed installato il programma dovete solo avviare il programma, decidere che moneta volete minare ed avviare la procedura di mining. Così facendo farete mining direttamente sul pool di Minergate. In poche parole prestate a Minergate la vostra capacità di calcolo, che vi verrà remunerata nella valuta che avete minato. Ad esempio se avete minato Monero, vedrete il vostro saldo XMR aumentare a seconda di quanto avete prodotto. Minergate, come molti pool, richiede il raggiungimento di un saldo minimo per trasferire criptovaluta. E’ una cosa del tutto normale e legittima. Il trasferimento di quasi tutte le criptovalute prevede il pagamento di una commissione. Per sostenere il costo della commissione, Minergate non consente trasferimenti di fondi con saldi inferiori ad una soglia predefinita.

Con il passare dei giorni vedrete che in alcuni giorni fare mining rende di più, o di meno, di altri giorni. Questo perché fare mining è un po’ come cercare l’oro in una miniera. Possono esserci giornate fortunate in cui il vostro gruppo di minatori trova molto oro, e possono esserci giornate sfortunate in cui c’è pochissimo oro da dividere. Il modo in cui viene distribuito questo “oro” dipende dal modo in cui è impostato il pool su cui state facendo mining. Approfondiremo questo argomento quando parleremo del mining diretto su pool.